Freddo, Pioggia, Neve . . . ecco l’inverno, cosa si faceva e per fortuna si fa ancora per combattere il freddo polare che arriva fin su in Valle Brembana. Al rientro a casa si mettevano (o si mette) sulla stufa o meglio ancora sul camino delle gradite bevande che opportunamente scaldate servivano a riscaldare le ossa, ricaricare il morale e fare allegria. Vin Brule: in tutte le case senza esclusione alcuna c’era il vino rosso e allora usanza era di scaldarlo sul fuoco vivo fino quasi bollirlo, poi si aggiungevano alcune spezie: chiodi di garofano, cannella poi lo zucchero con scorze di limone e si serviva in bollenti scodelle fumanti da bere soprattutto in compagnia, tra una cantata e l’altra. altra bevanda era il Grog molto economico per le famiglie contadine: si scaldava dell’acqua calda, poi zucchero, bucce di limone o mandarino, arancia, un po’ di grappa e giu’ per il gargarozzo. . . l’effetto calorico era immediato. Contro i raffreddori invece e forse questo e’ il metodo sicuramente piu’ usato ancora adesso l’acc e grappa con l’aggiunta di miele era ed e’ un metodo infallibile, si prende alla sera e alla mattina tutto e’ passato. . . . o quasi. altra classica bevanda invernale in voga ancora tra gli anziani era ol cafe’ col vi’ usato anche come ottimo digestivo dopo una bella mangiata a base di polenta e usèi. Ma la bevanda che tutt’ora non manca quasi mai nelle case brembane dopo i pasti e’ il Caffe’ con la Grappa… stupendo incredibile, godurioso rito orobico che mai e poi mai tutti noi abbiamo il diritto e soprattutto il dovere di non dimenticare mai specialmente nei di’ di festa di berlo sempre. Ci guadagneremo in salute ma soprattutto in ALLEGRIA…!!!!!