Per info: Piergiorgio Mazzocchi – Tel. 035 542982 cell. 0347 4975883
“Samadùr”, in “Gaì” (il gergo dei pastori) significa quelli che sono sempre in cammino, come appunto i pastori o quelle categorie gerganti, come gli spazzacamini, gli arrotini, i seggiolai… e tra questi anche i suonatori ambulanti che andavano da una fiera all’altra, da un mercato all’altro per portare con la loro musica un tocco d’allegria alla festa. Il gruppo esegue brani del repertorio tradizionale bergamasco, si tratta di danze come polke, mazurche, scotìsc, burée, polesane, valzer, monferrine, e canzoni. Gli strumenti suonati sono il “baghèt” (la cornamusa bergamasca), il flauto della Valle Imagna, (un flauto dolce di origine medievale chiamato “siglòt”), i “tarlèk” (specie di nacchere bergamasche), le “campanine” (una specie di xilofono costruito in casa e usato come strumento propedeutico alla campane, ma passato all’uso in famiglia per accompagnare altri strumenti come il mandolino o il flauto, per rallegrare le lunghe serate invernali, passate in casa o nelle stalle). Gli abiti indossati dal gruppo sono quelli portati ancora oggi dai pastori della provincia di Bergamo e sono stati scelti perchè ancora “vivi”, quindi senza reinventare nulla ma utilizzando quelli ancora in uso. La giacca (la gaiàna), la camicia bianca (la biolda), il gilet (ol comès), i calzoni (i tragne), gli scarponi ( i fangùse) e i gambaletti (i scalfarècc) sono gli elementi che compongono questo particolare vestito.
L’adesione di nuovi elementi al gruppo, tutti molto giovani, è particolarmente importante perché è la prova del desiderio di riscoperta della propria cultura e della propria identità. Il gruppo in genere preferisce gli spettacoli negli spazi aperti, cortili, aie, piazze, in modo da coinvolgere il pubblico e portare le persone a cantare. Abbiamo anche materiale per dimostrazioni nelle scuole come diapositive sulla costruzione degli strumenti, e dimostrazione di come si suonano e mostrare aspetti della vita dei tempi passati.
LA FORMAZIONE ATTUALE
Piergiorgio Mazzocchi
Brembano di Villa d’Almè, è un noto ricercatore che predilige il lavoro sul territorio, dove è l’incontro con la tradizione ancora viva a dare i frutti migliori.Attivo già dalla seconda metà degli anni settanta (ormai da quasi trent’anni!), è fra i fondatori del gruppo che muove i suoi primi passi nel 1992.Ha all’attivo alcune pubblicazioni sugli strumenti popolari bergamaschi e collabora con alcune riviste di cultura popolare.I suoi interessi spaziano dalla musica alla cucina, dagli usi alle parlate e a tutto ciò che ha che fare con la nostra terra e le nostre tradizioni Suona il baghèt, il siglòt (di cui è stato lo scopritore), i tarlèk e le campanine (la spiegazione dei singoli strumenti la trovate appena qui sopra).
Carlo Musitelli
Originario di San Pellegrino Terme, in Valle Brembana, ora risiede a Berbenno, in Valle Imagna. Suona la tromba dall’età di dieci anni e a dodici entra a far parte del Corpo Musicale Città di San Pellegrino Terme, di cui attualmente è vicemaestro. Si avvicina alla musica popolare nel 1999 imparando a suonare il baghèt ed interessandosi allo studio di diverse altre cornamuse (gaita asturiana, cornamusa scozzese, gaita gallega). Attualmente sta lavorando alla stesura di un metodo d’insegnamento per il pia baghèt bergamasco, occupandosi insieme a Piergiorgio di studi circa alcune migliorie tecniche da apportare allo strumento.
Germano Zani
Egrave; un giovane esponente della numerosa famiglia artistica degli Zani di Dossena, in Valle Brembana. Inizia in tenera età a studiare le percussioni e vanta diverse importanti collaborazioni con artisti di fama nazionale. È attivo in diversi gruppi musicali spaziando in svariati generi. Nel gruppo suona la tamburella dando un accattivante tocco ritmico ad ogni esecuzione.
IL REPERTORIO
Il nostro repertorio trae maggior ispirazione dalle nostre musiche bergamasche, raccolte sul territorio da Piergiorgio e quindi inedite, ovvero non proposte da altri gruppi che si occupano del recupero delle melodie tradizionali. L’area interessata abbraccia le tre valli Seriana, Brembana e Imagna, comprendendo parte dell’alta pianura bergamasca. Abbiamo quindi arrangiato per la “pia baghèt” suonate raccolte da campanari, canti caratteristici di famiglie locali o di particolari paesi.
Si spazia dalle marcette alle polke, dai valzer agli scotìsc, dalle mazurke ai brani lenti.